CULTURA

ALESSANDRO KOLTONSKI: Il Maestro Taddeo Mazurkiewicz

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L’articolo di Alessandro Koltonski (Aleksander Kołtoński) intitolato “Il Maestro Taddeo Mazurkiewicz”, dedicato al famoso direttore d’orchestra e compositore polacco Tadeusz Mazurkiewicz (1887-1968), è stato pubblicato nel 1934 sul settimanale italiano RADIOCORRIERE* (n. 17/22-29 aprile). RADIOCORRIERE ONLINE>>>

Tadeusz Mazurkiewicz (Archivio NAC www.nac.gov.pl)

Un pregio tutto speciale nella composizione dei programmi artistici e nelle esecuzioni orchestrali segna da parecchi mesi le audizioni radiofoniche della stazione di Varsavia. Il merito è tutto del Maestro Taddeo Mazurkiewicz, suo attuale direttore musicale, che non soltanto – primo nel suo paese – seppe dare all’importantissima istituzione culturale una linea d’arte veramente organica, ma riuscì altretannto di portarla all’altezza che regge oggi ad ogni paragone colle primarie stazioni del mondo intiero.

La cariera del Maestro Mazurkiewicz, insigne direttore d’orchestra ed eccellente pianista, è delle più interessanti, per non dire eccezionali.

Laureatosi nell’anno 1910, contemporaneamente all’Accademia Commerciale e al R. Conservatorio di Lipsia, nel quale ultimo ebbe come maestro il grande Arturo Nikisch, rimase per due anni in qualità di uno dei direttori d’orchestra a quel Teatro Comunale, in Germania uno dei più importanti.

Durante la guerra, cioè nel 1915, lo vediamo direttore della da lui creata Filarmonica di Lodz [Łódź], in Polonia, e, un anno dopo, direttore d’orchestra e maestro concertatore al Teatro Grande di Varsavia.

Colla liberazione della patria, dei nuovi campi d’azione si schiudono all’iniziativa del giovane maestro. Nel 1919 egli organizza a Varsavia la prima Unione degli Artisti delle Scene Polacche e ne viene eletto presidente. Nell’anno seguente entra però nella diplomazia e viene nominato segretario della Legazione polacca a Costantinopoli, da dove, un anno dopo, già in qualità di console, è trasferito a Sofia. La natura lo spinge però verso l’Arte ed, abbandonata la carriera consolare, accetta l’oferta onorifica del seggio direttoriale all’Opera Nazionale della capitale bulgara.

Nell 1922 Mazurkiewicz è scritturato come maestro concertatore delle opere wagneriane durante le stagioni liriche prima a Trieste e poi a Lisbona. Ma già nell’anno seguente lo vediamo nuovamente direttore d’orchestra all’Opera di Varsavia.

Nel 1925 accetta la nomina a capo-servizio della sezione musicale del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1927 viene eletto membro del Consiglio Comunale della città di Varsavia e nel 1928 deputato della Dieta. Due anni dopo ritorna ancora all’Opera e nell’anno 1931 ne diventa direttore generale. Occupa pure il posto di direttore artistico della prima Casa polacca produttrice dei dischi grammofonici.

E’ dovveroso infine accennare anche alla sua assai apprezzata attività in qualità di critico musicale di uno dei primi quotidiani della capitale polacca.

Ammiratore incondizionato della musica italiana, Taddeo Mazurkiewicz n’è in Polonia uno dei più fervidi propagatori. Durante il suo direttoriato resta riservato all’opera italiana sempre il posto più onorifico nel repertorio del maggior teatro lirico della Polonia e le porte di questo sono largamente spalancate ai sempre ben accolti ed ammiratissimi cantanti d’Italia. Spetta pure a lui il grande merito di avervi dato, due anni fa, per la prima volta, ottenendo insieme col grandissimo successo un plauso generale, la Turandot di Puccini e la Francesca da Rimini di Zandonai e di aver riesumato, dopo venti anni, la pucciniana Manon Lescaut. Memorabile poi resterà la rappresentazione del Barbiere di Siviglia, da lui diretta in occasione del centenario dell’apertura del glorioso teatro, costruito nel 1833 dal celebre architetto italiano Corazzi. In questa ricorrenza il Maestro Mazurkiewicz venne meritatamente decorato colla croce di cavagliere ufficiale della corona d’Italia.

a.k. [Alessandro Koltonski]

*La principale funzione del settimanale RADIOCORRIERE è stata quella di pubblicare i palinsesti delle stazioni radio italiane e delle principali estere.

(arb)

Redazione
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